Chi non ama i cartoni Disney? Se anche tu fai parte del team, allora non perdere i Classici Disney in mostra a Padova! Ti racconto qui la nostra esperienza.
Di cosa si tratta?
La città di Padova da sempre ospita mostre molto interessanti. Fino a fine febbraio al Centro Culturale Altinate è possibile visitare “Disney, l’arte di raccontare storie senza tempo“, una mostra immersiva nel mondo Disney.
Noi che amiamo profondamente i Classici Disney (chi di voi si ricorda il nostro weekend a Disneyland Paris di qualche anno fa?) non potevamo perderci questo evento nel mondo delle fiabe, delle favole e dei racconti che hanno segnato la nostra infanzia.
La mostra si apre con un libro magico che ci proietta subito nella magia della favole. Tutta la mostra è organizzata in sale tematizzate suddivise per argomenti, tra cui miti, leggende e fiabe.
I piccoli visitatori, nelle principali sale, troveranno il Grillo Parlante della fiaba di Pinocchio che porrà loro indovinelli e proporrà manipolazioni tattili per intrattenerli e coinvolgerli attivamente nella visita.
In una delle sale troviamo una “postazione cinema”, che permette di ripercorrere alcuni momenti dei più famosi cartoni animati Disney, mentre in un’altra zona è possibile lasciare spazio alla propria creatività ed arte ricalcando i propri personaggi preferiti grazie a piccole lavagnette luminose.
Alle pareti, passano davanti ai nostri occhi i bozzetti originali de I Tre Porcellini, La Spada nella Roccia, Robin Hood; nelle teche troviamo il burattino Pinocchio, la Sirenetta Ariel e la Regina Elsa, in un tripudio di magia e non manca nemmeno una rappresentazione del trono della strega di Biancaneve.
La Mostra Disney a Padova è un viaggio immersivo in un altro mondo, il mondo che noi adulti tanto abbiamo amato da bambini e che i nostri bambini stanno vivendo ancora oggi.
E’ un viaggio nell’infanzia, un viaggio che ogni adulto dovrebbe fare per ritrovare il bambino che è nascosto in lui.
Ti piacerebbe visitare questa mostra? Ricorda che hai tempo ancora fino al 23 febbraio!
Articolo scritto in collaborazione con 24 ore cultura